1. Homepage
  2. Chi siamo
  3. Le nostre referenze
  4. I cantieri seguiti
  5. Lavori di realizzazione del tratto UF 1.2 della ciclovia del Garda dal Sottopasso del Ponale fino alla Spiaggia dello Sperone

Lavori di realizzazione del tratto UF 1.2 della ciclovia del Garda dal Sottopasso del Ponale fino alla Spiaggia dello Sperone

Committente


Commissario di cui all'art. 60bis della L.P. 3/2020
Dott. Ing. Francesco Misdaris


Ruolo ricoperto


Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione

Importo lavori


€ 7.000.000

Periodo di esecuzione dell'incarico


in corso

Descrizione della struttura

L’Unità Funzionale 1.2 si sviluppa con un percorso di lunghezza circa pari a 1192 m che, a partire dall’imbocco del sottopassaggio del sentiero del Ponale conduce alla spiaggia denominata dello “Sperone”, in corrispondenza dell’inizio della Galleria di Orione, attraverso comuni amministrativi di Riva del Garda e Ledro.
L’Unità Funzionale consente il raggiungimento della spiaggia denominata dello “Sperone”, che con l’intervento verrà riqualificata. Un sottopassaggio di servizio consentirà l’attraversamento in sicurezza della S.S. 45 bis. Inoltre, tramite la realizzazione del collegamento con il complesso fortificatorio denominato “tagliata del Ponale”, sarà possibile raggiungere il soprastante sentiero del Ponale.

La piattaforma della ciclopedonale sarà realizzata sull’ex. sedime della S.S. 45 bis. Tramite delimitatori abbattibili saranno destinati 3 metri di larghezza al traffico ciclabile e 1,5 metri al traffico pedonale lato lago. Nella parte terminale, in corrispondenza della spiaggia denominata dello “Sperone”, la ciclopedonale verrà realizzata in rilevato con una larghezza pari a 3 m. La separazione dei flussi pedonale e ciclabile per la maggior parte del tracciato è stata prevista al fine di conseguire il risultato di “ottimo” previsto dalla direttiva ministeriale 375/2017.

Lungo questo percorso vi sono attualmente gallerie naturali ed artificiali esistenti intervallate da quattro tratti a mezza costa ora soggetti a rischio di caduta massi. Al fine di mitigare tali rischi è stata prevista la realizzazione delle nuove gallerie paramassi B, C e D e la sistemazione delle pareti rocciose con opere di protezione nella “zona A”.